IL MUSEO APRIRÀ AL PUBBLICO
SABATO 2 APRILE 2022
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Dall’invenzione dei caratteri mobili alla digitalizzazione, passando per la stampa tipografica e quella artistica, diventa protagonista dell’allestimento museale multimediale articolato in sei sale al piano terra, due laboratori didattici e una tipografia a conduzione familiare al primo piano.
Il piano terra è occupato dal Museo Civico della Stampa, rappresentato dal rombo pieno che allude alla concretezza della materia metallica e alla tecnica. Il primo piano, con un rombo parzialmente pieno, è dedicato alla carta stampata e troveremo, quindi, il Fondo Storico e l’Archivio; qui il segno grafico, riempito di significato, diventa simbolo.
Il secondo e ultimo piano dell’edificio (da completare) ospiterà le Residenze d’artista, la leggerezza del pensiero è rappresentata dal rombo vuoto: lo spazio della rappresentazione non è de-finito dalla figura, ma dal tratto continuo della linea all’interno della quale si costruisce liberamente.
ll MUSEO CIVICO DELLA STAMPA occupa il piano terra dell’Ex Collegio delle Orfane, edificio del XVII secolo, sede dei padri Carmelitani Scalzi e Collegio delle Orfane dal 1802 fino al 1927.
La storia della stampa, dall’invenzione dei caratteri mobili alla digitalizzazione, passando per la stampa tipografica e quella artistica, diventa protagonista dell’allestimento museale multimediale articolato in sei sale al piano terra, due laboratori didattici e la ricostruzione di una tipografia a conduzione familiare al primo piano.
Il Museo della Stampa è identificato dalla presenza di un rombo pieno che allude alla concretezza del metallo delle macchine da stampa.
Andiamo incontro al “piombo” e osserviamo da vicino le macchine che, attraverso la diffusione della carta stampata, hanno reso possibile la rivoluzione della comunicazione.
L’introduzione della stampa tipografica ha cambiato la storia della cultura e ha sancito il passaggio dal Medioevo all’Età Moderna.
“L’invenzione della stampa è il più grande avvenimento della storia. È la rivoluzione madre. È il modo di espressione dell’umanità che si rinnova totalmente...”
Victor Hugo
Fernand Cuvalier
Thomas Edison
Alla fine del XIX secolo l’introduzione della mac- china a vapore e dell’elettricità accelera i processi produttivi e favorisce la creazione delle filiere specializzate come quella della tipografia industriale.
Nel 1875 in Inghilterra venne brevettata una tecnica di stampa indiretta chiamata Offset. Essa permetteva di trasportare su un cilindro di caucciù un’immagine o un testo scritti su una pietra litografica e di trasferirli poi sulla carta. Più tardi la pietra litografica verrà sostituita da una lastra in zinco e poi dalla pellicola fotografica. L’epoca del piombo e della stampa a rilievo stava per finire.
"Ho la testa dura e mobile e sono proprio tutto d'un pezzo. Negli anni ho subito tante trasformazioni, ma sono sempre all’altezza delle situazioni. All’ingresso di ogni sala mi vedrete comparire: rivelerò titolo e contenuto di sala e le postazioni da raggiungere per consultare, giocare, osservare quello che andiamo a raccontare."
ORARI DI APERTURA
Giovedì e venerdì 14:00 – 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00)
Sabato, domenica e festivi 10:00 – 19:00 (ultimo ingresso ore 18:00)
Il museo è visitabile in autonomia.
La visita guidata è disponibile, su prenotazione, il sabato, la domenica e nei festivi alle ore 11:00, 15:00, 17:00.
L’ingresso è da Piazza d’armi 2/E.
L’accesso per persone con disabilità è da Via Emanuele Filiberto 20.
BIGLIETTI
Cuore pulsante del museo saranno il laboratorio di tipografia, intitolato a Roberto Masante, e il laboratorio di stampa d’arte e grafica, intitolato al maestro dell’incisione Francesco Franco.
I due spazi, che per dimensioni e macchinari disponibili rappresentano un unicum a livello regionale, verranno valorizzati con un ricco programma di eventi e laboratori pensati per scuole di ogni ordine e grado ma anche workshop per grandi appassionati del mondo della stampa.
Per richiedere maggiori informazioni compila la form di contatto
II Museo Civico della Stampa, ospitato nel Palazzo seicentesco delle Orfane, conserva la più completa raccolta pubblica di macchine e attrezzature per la stampa esistente in Italia.
Il Museo è gestito da noau | officina culturale.
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